mercoledì 4 dicembre 2013

Dal Wargame al Conflict Simulation

Come noto esistono molteplici regolamenti che permettono agli appassionati di "giocare" le battaglie dell'epopea napoleonica. Normalmente questi regolamenti, più o meno sofisticati, sono volti a permettere la giocabilità in tempi accettabili (una sera, un giorno) oltre a, normalmente, tentare di equilibrare le forze in campo. I Reggimenti sono standard come dimensione, i movimenti sono standard etc. Tutto ciò è bello e divertente per passare qualche ora con gli amici ma se si vuole simulare veramente una battaglia (non parliamo di una campagna) la cosa si complica enormemente.

Occorre prendere in considerazione una miriade di variabili che devono essere valutate ogni qual volta si deve compiere un movimento od effettuare un tiro. Ad esempio. Tipologia del terreno: fangoso, ghiacciato... Presenza di vento o di pioggia. Dotazione di proiettili/cartucce utilizzate. Stanchezza della truppa. Morale della truppa etc. Senza contare i calcoli preventivi. Numero di effettivi del Reggimento, calibro/tipologia dei cannoni della batteria etc. Oltre a ciò occorre una rigorosa verifica del trascorrere del tempo, delle qualità dell'unità combattente: disciplina, attitudine alla marcia veloce etc.

Prima di tutto ciò occorre anche predisporre minuziosamente il campo di battaglia che deve essere il più possibile aderente alla realtà: colline, boschi, corsi d'acqua, villaggi, paesi, ponti...

E' evidente che già solamente la predisposizione e la preparazione di un simile scenario occupa molto tempo ed occorre avere una spazio adeguato a disposizione. Se è previsto l'arrivo della suocera per le H17:00 ed occorre togliere tutto per quell'ora è chiaro che vi sono difficoltà oggettive insormontabili.

Vengo ora a rispondere ad alcune osservazioni postemi da alcuni amici i quali mi hanno sottolineato come sarebbe stato più semplice creare basette tutte di 4 cavalieri e di 12 fanti e per quale motivo spendo tanto tempo nella ricerca delle mappe dettagliate dei vari scontri. Ebbene, il mio sogno è quello di poter creare le condizioni per poter simulare le battaglie del periodo 1805/1814 con la metodologia del "Conflict simulation" e non di poter solo giocare con gli amici a Wargame. Che non è certamente disonorevole, anzi. Ma ricreare, ad esempio, la battaglia di Friedland in alcune settimane ha per me un fascino speciale.

La battaglia di Friedland (dal sito dell'Accademia di West Point)
Naturalmente esistono testi aiutano nella pianificazione e nella gestione di battaglie simulate in tale maniera. Si tratta di testi che derivano da testi militari in quanto la "Conflict simulation, Military intelligence training and education" è un arte che si studia alla Scuola di Guerra dell'Accademia militare. Oggi la questione è estremamente semplificata grazie all'uso del computer, adeguatamente predisposto, ma per decenni gli ufficiali di Europa e nord America hanno passato le giornate e le nottate osservando tavoli da wargame.

Ufficiali che studiano un piano
Ufficiali che simulano un piano
Notare che al centro del board (tavolo della simulazione vi è una paratia che impedisce alla controparte di vedere la disposizione delle truppe prima dell'inizio della battaglia. Questa paratia verrà tolta all'inizio della simulazione. La funzione è chiara, all'epoca le truppe venivano disposte sul campo di battaglia, normalmente, nella notte precedente lo scontro e quindi, con i mezzi dell'epoca era impossibile vedere cosa accadeva nel campo avversario. Poi occorre notare il finto orologio posto sulla parete. Questo strumento serve alla verifica del trascorrere del tempo. Ogni "passo" dello scontro era calcolato su 1/4 d'ora. Quindi lo scontro era modulato su tempi effettivi, ossia calcolati sulla lunghezza della giornata effettiva in quanto lo scontro non poteva durare all'infinito od all'esaurimento delle truppe ma doveva essere il più possibile aderente alla realtà.
Notare i 2 tavoli posti dietro alla disposizione dei 2 eserciti. Ad ogni tavolo vi sono 3 ufficiali che compongono lo stato maggiore dell'esercito di riferimento. Questi sono preposti alla definizione del piano preventivo, all'indicaizone della disposizione delle truppe e quindi ad impartire gli ordini durante la "battaglia". I 2 ufficiali in piedi dinnanzi ai 2 eserci schierati sono preposti ad eseguire gli ordini ricevuti ed a comunicare allo stato maggiore di ciò che sta avvenendo sul campo di battaglia affinché lo Stato Maggiore stesso possa impartire ordini o studiare contromosse.

Ufficiali che verificano un piano
Voglio qui ricordare il più grande esegeta di quest'arte: il Capo di Stato Maggiore Alfred Graf von Schlieffen. Questi ideò e pianificò il piano di invasione della Francia che fu utilizzato durante la 1° guerra mondiale e, parzialmente ammodernato, durante la II° GM. Schlieffen, con il suo staff per anni produsse e riprodusse centinaia di volte la simulazione dell'invasione creando (mi pare di ricordare) 17 versioni diverse del piano sino a quando fu pienamente soddisfatto del risultato. Quando nel 1914 scoppiata la guerra, allo Stato Maggiore tedesco non è toccato altro che eseguire il piano.

Alfred Graf von Schlieffen (foto da internet)
Il piano Schlieffen

Nessun commento:

Posta un commento