sabato 31 agosto 2013

Paese tedesco

English: German village
Français: Village allemand
Deutsch: Deutsch Dorf
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Oramai da tempo avevo preparato questa basetta con un generico paese di stile tedesco. E per tedesco intendo dell'area centrale europea. Può essere utilizzato per l'area dell'odierna Germania ma anche per l'Austria, la Boemia, la parte occidentale della Polonia etc.

Mi mancava solamente la chiesetta del paese. Durante le ferie mi sono arrivati, fra gli altri, gli edifici della Hovels. Fra questi vi era una chiesetta indicata come di ambientazione Statunitense. Ciò per indicarla per scenari della Guerra di Secessione. Ma ho notato che aveva un campanile che ben si adatta all'area mitteleuropea e con lievi modifiche l'ho inserita nella basetta. Con un taglierino ho semplicemente arportato quelle che erano le persiane delle finestre. Quindi l'ho dipinta semplicemente di bianco con un tetto grigio e, a mio parere, ben si adatta alla rappresentazione di una chiesa tedesca. Specialmente per la conformazione del campanile e sopratutto per il tetto del campanile medesimo.

In questa basetta sono concentrati prodotti di diversi produttori. In particolare abbiamo: l'abitazione a fianco della chiesa già citata che è della CinC. Si tratta di una bella abitazione prodotta in metallo e viene consegnata da montare. Poi abbiamo 4 abitazioni della McGijo Models (che rcordo non produce più i 6mm). Si tratta delle abitazioni bianche che compongono la piazza ove è presente la torre con porta del paese. Torre del paese che è della Leven Miniatures. Dietro una di queste si nota una stalla in color legno che è prodotta dalla Kennington. Le altre abitazioni e stalle sono della Leven Miniatures.

A completare l'ambientazione abbiamo una fontana al centro della piazzetta della chiesa. Fontana che è (era) prodotta dalla McGijo. Così come l'edicola votiva che si trova ai margini del paese oltre la chiesa. La fossa della fontana l'ho dipinta di celeste al fondo, quindi ho messo una goccia di liquido "effetto acqua". Ho acquistato quello della Busch in quanto è venduto non in 2 componenti da mischiare ma già unificate in un tubetto. Quando la si versa è di colore bianco quindi, asciugando diventa trasparente.

L'erba e la polverina che mi produce l'effetto terra le ho aquistate dalla Krea metre gi alberi sono della canadese Model Tree World. Le siepi, come già visto in altre occasioni, le ho create io con della spugna da imballaggio.

Di seguito possiamo vedere alcune fotografie che illustrano la basetta in oggetto. Mi mancano le fotografie dei vari passi di creazione della medesima in quanto all'epoca non facevo queste fotografie. Come detto la basetta mi è rimasta in attesa di definizione solamente per l'assenza di una chiesetta.

Panorama del paese tedesco
Stalla della Leven con fattoria della McGijo
Abitazione della CinC e chiesa della Hovels
Altro panorama del paese tedesco
Ingresso del paese con torre della Leven con accanto abitazioni della McGijo
Vista del paese tedesco
Vista del paese tedesco dall'altro lato
Particolare del paese tedesco

Edifici di carta

Oltre alla possibilità di acquistare dai produttori le miniature riproducenti edifici e quindi colorarli, l'ulteriore opzione è quella di acquistare dei modelli di edifici di carta, stamparli, incollarli su materiale plastico o su cartoncino e quindi creare i nostri scenari con un costo decisamente inferiore e probabilmente anche avanzando del tempo.

Ulteriore vantaggio è che gli edifici rappresentati su carta sono molto più aderenti alla realtà come colori e particolari che quelli da noi colorati. Proprio perché con una stampanti si riescono a riprodurre particolari che con un pennello non riusciremo mai a creare.

Esistono, infatti, diversi produttori di edifici di carta nel range 6mm. Addirittura sul sito della GHQ vi erano dei PDF scaricabili ove si insegnava a costruire questi edifici e ne metteva una serie a disposizione, ossia scaricabili. Ora non li ho più visti. Se interessano, scrivetemi, vi invio i PDF.

Ma facendo le mie ricerche mi sono imbattuto in un sito particolare. Si tratta del sito di una scuola tedesca, dove nell'elenco dei lavori svolti presenta una serie di decine di abitazioni perfettamente integrabili nel range 6mm di abitazioni tipiche tedesche. Pronte da stampare e ricreare. Si tratta di abitazioni storiche della zona della scuola. Ve ne sono alcune decine. Sono fatte molto bene. Il sito merita una visita fosse anche solo per prendere visione e quindi spunto per colorare i nostri edifici acquistati dai produttori.

Il link è questo: 
http://www.grundschule-pretzschendorf.de/Werken/Weihnachtsberg/weihnachtsberg.html


Ricerca colori abitazioni mitteleuropee

Appena terminate le ferie mi sono giunte le scatole con quanto ordinato a 4 produttori, come indicato in post precedente.

La maggioranza degli edifici è di area mitteleuropea (Germania, Austria, Polonia, baltico) ed una altra buona percentuale è costutuita da abitazioni di tipo mediterrano. Questo perché le 2 aree ove si sono svolti la maggior parte degli scontri e delle battaglie napoleoniche sono la penisola Iberica, e quindi in chiaro stile mediterraneo, e la vasta area dell'Europa centrale. Poi abbiamo, in minoranza, le abitazioni di ambito russo in senso lato (Russia, Bielorussia, Ucraina, campagna polacca etc).

Per quanto riguarda questa ultima area, russa, non è così complicato scegliere i colori degli edifici in quanto facendo ricerche su internet si rileva che la maggior parte delle abitazioni di campagna erano di legno ed in colore natuarale con il tetto di paglia. Quelle colorate erano, e sono, in colori vivaci e normalmente con le finestre bordate di colori che accentuano il distacco da quello delle pareti.

Più semplice ancora la scelta per le abitazioni mediterranee. In genere erano o in pietra naturale o bianche. Solamente alcune erano colorate con colori pastello. A parte quelle dei paesi/città in riva al mare ma non è il nostro caso.

Diverso è il caso delle località in Europa centrale. Una abitazione svizzera/foresta nera è diversa da una bavarese. In Alsazia e Lorena le abitazioni dei Protestanti sono colorate in maniera differente da quelle dei Cattolici. Le abitazioni della Normandia e della Danimarca sono più simili a quelle inglesi che a quelle tedesche. Senza parlare delle abitazioni del nord della Germania e di tutta l'area del Baltico che parte da Lubeck (Lubecca) e, passando per Danzica (Danzig/Gdansk) giunge in Prussia Orientale e nella Livonia zarista.

Le abitazioni in oggetto si dividono in 3 grosse categorie: quelle alpine con un piano terreno normalmente in pietra, un primo piano bianco ed un sottotetto in legno. Quelle della fascia centrale normalmente a "graticcio", dette anche Tudor dagli inglesi e Fachwerkhaus dai tedeschi. Metre quelle presenti nell'area del mar Baltico sono in maggioranza color mattone.

Ma i colori dei particolri, il colore del legname a vista, il colore del tetto etc, se si vuole fare un bel lavoro, è un'impresa sceglierlo. Nelle mie ricerche su internet mi sono imbatturo in un sito che presenta tutte assime queste varietà. Si tratta di un'azienda di Aachen (Acquisgrana) in Germania che produce edifici abitazioni in ceramica che riproducono decine e decine di abitazioni tipiche di tutta la Germania e non solo. I prodotti pubblicizzati non sono di interesse per i wargame a 6mm in quanto si tratta di edifici di dimensione eccessiva ma le immagini riportate nel sito sono una vera miniera di informazioni per la scelta dei colori.

Il sito in oggetto è http://www.kastelkeramikhaus.de/galerie/index.php


giovedì 29 agosto 2013

Edifici: differenze di dimensioni

In questa settimana mi sono giunti i pacchetti di 4 ordini effettuati prima delle ferie. In particolare mi sono arrivati i prodotti di: Hovels dall'Inghilterra, Scale Creep Miniatures con prodotti (ex SPC ed ex Simply6) dagli USA, Game Craft Miniatures dagli USA e Legion IV Hire (ex DB Min. e Leva Min) dal Canada. Tutto bene, i prodotti consegnati corrispondono a quanto ordinato. Naturalmente giungendo (3 su 4) da extra-CEE ho pagato anche la dogana oltre a prodotti e trasporto.
Con la felicità di un bambino la mattina di Natale ho aperto i pacchetti ed ho iniziato ad osservare gli edifici che ho acquistato. Purtroppo dopo un po' mi è sceso un velo che quasi potrei definire di sconforto ed ho iniziato a ragionare sul perché i produttori di edifici non adottano uno standard, non dico uguale ma quantomeno, paragonabile. Già con gli acquisti precedenti avevo notato, ahimè, delle differenze di dimensione fra un produttore e l'altro. Pertanto cercavo di costruire le basette mettendo l'uno accanto all'altro edifici paragonabili per dimensione. E sin'ora il lavoro è stato fattibile anche se vi sono delle differenze. Ad esempio la (fu) McGijo produceva ottimi edifici ma "piccoli" nei confronti di altri produttori. Avevo già acquistato alcuni prodotti della DB Miniatures (magazzino e mulino a vento) che erano effettivamente più grandi della media ma presentandoli correttamente si mimetizzavano fra gli altri.
Ora, quando ho aperto la scatola della Hovels mi sono trovato dinanzi a prodotti originali nella forma, non le solite casette, e quasi tutti di dimensioni standard ma alcuni edifici sono, purtroppo proporzionatamente "grandi". Con Scale Creep e Con Game Graft Miniatures non ci sono problemi. Qualche prodotto di Scale Creep è leggermente più piccolo della media ma accettabile. I prodotti della Game Craft Min sono invece perfettamente integrabili, magari molto semplici e non molto dettagliati, specialmente le abitazioni di stile Mediterraneo, ma di dimensione perfetta. I "problemi" li ho avuto con i prodotti giunti dalla Legion IV Hire. Premetto che sono bellissimi, molto dettagliati e con particolari eccellenti ma... ma molti sono grandi. Veramente grandi. La torre di Gerlach, che è uno splendore, pare un grattacielo accanto alle abitazioni standard. Le abitazioni rurali russe sono di due categorie: quelle di dimensione standard e quelle "enormi". Ve ne sono 2 che paiono stabilimenti industriali accanto alle altre.
Quando avrò dipinto il tutto dovrò curare molto la disposizione dei vari edifici per finire con il disporre le varie basette che creerò come i pastorelli di certi presepi di un tempo: quelli più grandi vicino a chi guarda e quelli più piccoli posizionati più lontano.

Mi ripropongo un piccolo lavoro che potrà tornare utile a tutti i wargamer. Quando avrò acquistato i prodotti da tutti i produttori, me ne mancano solamente più un paio, creerò una tabella ove, oltre ad un voto sulla qualità del prodotto, illustrerò le dimensioni e la miscellabilità dei vari prodotti. Altrimenti è inutile fare attenzione alla dimensione dei soldatini, che siano tutti correttamente paragonabili e poi disporre abitazioni che non è possibile vedere vicine.


martedì 20 agosto 2013

Alberi: creazione

Alcuni giorni fa abbiamo visto come creare i cipressi. La decisione di creare cipressi mi era venuta in quanto i cipressi sono difficili da trovare in commercio, nel range 6mm, e quelli disponibili sono proporzionatamente cari. Per l'utilizzi che posso averne io, mi sono sufficienti dei cipressi anche meno belli. L'esperimento è risultato gratificante per l'esito, pertanto oggi ho pensato di provare a creare degli alberi.

Non è che gli alberi che ho acquistato non siano soddisfacenti, anzi, ma la soddisfazione di crearli autonomamente è altra cosa. Pertanto mi sono munito del filo di rame smaltato che avevo già utilizzato per la creazione dei cipressi e con la medesima tecnica ho creato i tronchi. Ossia ho tagliato dei pezzi di filo di circa 8 cm e li ho piegati a metà e quindi li ho attorcigliati saldamente lasciando un anello in cima. Questo piccolo anello mi serve come maggiore punto di sostegno per il fogliame che andrò a sistemare successivamente.

I fili di rame pronti per diventare i tronchi degli alberi
A questo punto ho preso i "fiocchi compatti" della Krea che avevo acquistato per creare i cespugli. Ne ho staccato alcuni ciuffi di dimensione adatta.

Alcuni ciuffi di fiocchi compatti
A questo punto ho cosparso l'anello posto in cima ai fili di rame con della colla da modellismo ed ho inserito i ciuffi al fine di creare il fogliame degli alberi.

I fiocchi inseriti sui fili di rame
Non mi è restato altro che attendere che la colla fosse asciutta e con la punta delle forbici ho reciso le parti del fogliame che debordavano creando così una corona agli alberi che fosse il più naturale possibile.

Gli alberi terminati
L'esperimento ha dato esito positivo. gli alberi sono quantomeno accettabili e per l'utilizzo che devono ottemperare sono più che adatti. Inoltre i costi sono molto bassi. Il filo di rame ha costi irrisori ed i fiocchi compatti anche. Il lavoro per crearli è semplice e rapido. Pertanto in futuro, oltre ai cipressi, creerò anche alberi. Acquisendo manualità cercherò di creare alberi che possano essere adatti a rappresentare i pioppi od i platani, vedere il terzo da sinistra, per posizionarli lungo i corsi d'acqua.

Per completare l'esperimento ho voluto creare una piccola piattaforma che mi simulasse un boschetto. A tal proposito ho utilizzato un pezzo di scarto di imballaggio in polistirolo. L'ho sagomato smussandone gli angoli. A questo punto con un pezzo di recupero di tappetino erboso, che come visto in posto precedenti era parte del mio vecchio board, ne ho sagomato uno sfrido al fine di crearne la copertura. Quindi gli ho incollato la parte superiore con il Vinavil. A questo punto ho praticato delle incisioni sul tappetino nella parte eccedente la piattaforma al fine di poter ripiegare la medesima al di sotto della piattaforma.




Una volta incollati i lembi sottostanti la piccola piattaforma vi ho posato sopra un pesante libro ed ho atteso che il Vinavil asciugasse. Il pesante libro l'ho posizionato in quanto il polistirolo ha un peso irrisorio e quindi il tappeto verde cercando di riprendere la sua posizione iniziale, ossia aperto, si sarebbe scollato. Così facendo il peso non gli permette l'azione e nel frattempo la colla asciuga.

A questo punto con il solito punteruolo ho praticato 7 fori ove ho posizionato i 7 alberelli che ho creato. Senza incollarli in quanto inseriti nel polistirolo mantengono la loro posizione senza bisogno di aiuto. Di seguito l'esito finale.

Il boschetto terminato



domenica 18 agosto 2013

Chiesa di Lindach (Battaglia di Eggmühl)

English: Church of Lindach (Battle of Eggmuhl)
Français: Eglise de Lindach (bataille de Eggmühl)
Deutsch: Kirche von Lindach (Schlacht von Eggmühl)
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Ho creato la collina utilizzata da Napoleone come punto di osservazione durante la battaglia di Eggmühl (detta anche in dialetto bavarese Eckmühl) il 22 aprile 1809.

La posizione di Eggmüll
Si tratta di una collinetta sita a sud-est di Eggmühl su cui svetta una chiesetta in stile bavarese.

La chiesetta di Lindach (da internet)
Ho acquisito a suo tempo una chiesetta nel medesimo stile dalla Battlegruond Scenary. Dipinta la chiesetta con i colori di quella originale, ho preso le misure ed ho creato tramite la solita tecnica la collinetta. Si tratta di una collina di circa 16 x 11,5 cm alla base. L'ho creata con 3 strati di compensato di 6mm.

Creati i 3 livelli di dimensione a scalare li ho incollati e quindi, tramite lima da legno, ho reso le ripe della collina degradanti e non a gradoni. Con dello stucco a presa rapida ho reso uniformi i vari strati. Quindi tramite Flatting l'ho dipinta.

Basetta creata con 3 livelli di compensato per rappresentare la collina 


Atteso che il Flatting fosse asciutto, tramite la solita polverina della Krea ho creato la strada che porta alla sommità della collina e l'erbetta che ricopre la medesima.


Atteso che l'erbetta fosse attaccata, ho incollato tramite colla da modellismo la chiesetta sulla sommità della collina. Quindi ho atteso che la colla fosse asciutta ed ho cosparso di erbetta anche la base della chiesetta ove troviamo un cimitero.

Chiesetta di Lindach appena incollata
Chiesetta di Lindach con l'erbetta che ricopre la base
Quindi tramite punteruolo ho praticato dei fori ed ho installato degli alberi della Model Tree World. Di seguito la collina terminata.

Chiesetta di Lindach terminata


La chiesetta di Lindach

Visuale dall'altro lato della chiesetta di Lindach
A questo punto, poiché l'area bavarese di Eggmühl è essenzialmente agricola, ho creato anche una fattoria in stile locale. Si tratta di 2 modellini (abitazione e stalla) della Najewitz Modellbau.

Fattoria bavarese


I covoni di grano sono della McGijo, le siepi le ho fatte io con della spugna di imballaggio e dipinte di verde, mentre gli alberi sono sempre della Model Tree World.

sabato 17 agosto 2013

Colline economiche

Dopo aver visto, nelle settimane scorse, come creare colline piccole e grandi tramite una base in compensato modellato e ricoperte di polverina verde, vediamo come creare delle colline decisamente economiche. Queste colline saranno utilizzate solamente per la scenografia del campo di battaglia e non all'interno dell'area dello scontro. Pertanto anche se avranno le ripe più scoscese non è un problema.

Per crearle ho utilizzato dei materiali di scarto o di recupero facilmente reperibili. Le ho create in pochissimo tempo e con estrema facilità.

Come base ho utilizzato del comune polistirolo da imballaggio. Ho creato i vari strati che compongono la collina ovviamente partendo da una base di dimensione maggiore e riducendola per gli strati superiori. Quindi ho incollato i fari componenti con del Vinavil.

Struttura base di 2 colline
Quindi per creare il manto verde ho utilizzato i fogli di carta riproducenti il manto erboso che avevo sul mio vecchio board e che ho staccato. Quindi, ritagliando il pezzo di misura sufficiente per poter avere una parte del foglio che si potesse ripiegare al di sotto della collina l'ho incollato sempre tramite il Vinavil.
Ho incollato la parte contrale della collina medesima e 2 lati contrapposti. Per convenzione li chiameremo Nord e Sud.
Quindi con le forbici ho praticato dei tagli nel tappeto erboso come illustrato nell'immagine sottostante. Questo per poter evitare dei rigonfiamenti al momento che incollavo i 2 lati successivi.

A questo punto ho incollato la parte ripiegabile sotto la collina sia per i lati Nord e Sud che per i lati Est ed Ovest facendo attenzione ad accavallare correttamente le parti di foglio che venivano a sovrapporsi.
Quindi ho posizionato un libro pesante sulla collina ed ho lasciato asciugare il Vinavil.

La mattina successiva con un punteruolo ho praticato dei piccoli fori e vi ho inserito alcuni alberi. Dalle fotografie successive si vedranno degli alberi della Model Tree World e degli abeti della Krea.

Collina con pochi alberi
Collina con bosco
Montagna con abeti
Per correttezza di informazione, la montagna con gli abeti l'ho prodotta con del cartone e non con il polistirolo.

Come detto, si tratta di colline/montagne certamente non belle come quelle prodotte con il compensato ma per posizionarle ai bordi del campo di battaglia, ritengo, che siano efficaci per il loro scopo.


sabato 10 agosto 2013

Riproduzione di muri e recinzioni

Negli ultimi 2 giorni mi sono dedicato all’esperimento di riprodurre autonomamente dei particolari utili alla creazione degli scenari. Nel caso specifico di muretti a secco (in pietra) e muri di recinzione. Questo perché gli articoli in vendita sono, da un lato, proporzionatamente molto più cari che gli edifici e, dall’altro, imparare una tecnica nuova che potrebbe tornarmi utile.
Volendo sistemare diversi muretti a secco e muri di recinzione lungo le strade ed attorno alle abitazioni che ho approntato e che intendo allestire, ho acquistato gli elementi che intendevo utilizzare come matrice per la mia produzione quasi seriale. Nel caso specifico ho acquistato una porta ad arco con relativi muri di recinzione della GHQ. Questi articoli sono in metallo e di buona fattura. Come tutti gli articoli GHQ. Naturalmente con prezzo proporzionato. Ossia cari per quello che è l’articolo. Quindi ho acquistato muretti sia in mattoni che a secco della CinC. Anche questi sono in metallo. Buoni articoli con eccellenti particolari quali: colonnine di rinforzo e sezioni ad angolo per i muretti a secco. Per entrambi sono in dotazione cancelletti di accesso se utilizzati come recinzione delle abitazioni.
Porta ad arco e muri di recinzione della GHQ

Muro in mattoni della CinC

Muretto a secco della CinC
Tempo addietro mi ero documentato sia su internet che tramite filmati di youtube e, ritenevo, di avere sufficiente teoria. Mi mancava totalmente la pratica. La scelta dei prodotti per la riproduzione sono caduti su: Gomma Siliconata GLS50 e suo Catalizzatore T30 della Prochima per la creazione degli stampi. E Sintafoam 1:1 come prodotto da colata per la produzione degli stampi. Si tratta di due confezioni vendute assieme: Sintafoam 1:1 A (Base) e Sintafoam 1:1 B (Catalizzatore).
La scelta è giunta dopo aver valutato la storica tecnica della fusione e colata della lega (tipo il vecchio stagno) o tecniche innovative quali polveri tipo gesso.
La prima tecnica mi pareva impegnativa: fornellino, fusione, colata, attesa… la seconda tecnica mi creava dubbi sulla possibilità di creare particolari piccoli come quelli di mia intenzione.
Pertanto acquisto gli articoli della Prochima indicati sopra ed attendo le ferie per iniziare l’esperimento.
Per chi non avesse mai tentato questa tecnica occorre brevemente spiegare come funziona. Tramite apposito prodotto si crea lo stampo dell’articolo che si vuole riprodurre. Quando lo stampo è pronto si crea, mischiando in parti uguali il prodotto da colata e lo si immette nello stampo. Quando il prodotto da colata è solidificato, nel nostro caso ½ ora, possiamo estrarlo e produrne un altro.
Tutto chiaro? Si. Bene. Avevo tutta l’attrezzatura occorrente. Ho spento il telefono ed ho iniziato l’esperimento.
Come recipiente per lo stampo ho ritenuto di utilizzare delle scatolette della crema Nivea gentilmente conservatemi da mia moglie. Devo dire che la scelta è stata valida. Quindi calcolate le misure, unito in un bicchiere di plastica la gomma siliconata ed il catalizzatore (al 5%) ho fatto colare il prodotto così formato nel recipiente. Immettendo 4 muretti in mattoni e 2 cancelletti.


Quindi ho atteso le 18 ore previste ed ho estratto lo stampo. E qui sono occorse le prime 2 delusioni. Innanzitutto i muretti essendo in metallo sono sprofondati, ma ciò è ancora accettabile, ma di questi ben 2 si sono coricati su un fianco. Questo è un problema poiché, come ho constatato successivamente il prodotto da colata in questi 2 casi produce sì un muretto ben fatto su un lato ma deforme sul lato esterno allo stampo.


Estratti gli originali non rimaneva che creare il prodotto da colata ed iniziare la produzione. I 2 componenti devono essere in parti uguali, ben mischiati e fatti colare nello stampo. Semplice: mica tanto. Il problema sorge dal momento che si vogliono creare articoli alquanto piccoli. Avevo pensato di introdurre il liquido prodotto tramite una siringa e questa soluzione si è rivelata un disastro. In liquido prodotto dall’unione dei 2 componenti tende immediatamente a rapprendersi e quindi rendendo immediatamente inutilizzabile la siringa. È evidente che il sistema è ottimo per la produzione di articoli più grandi, creare muretti per i 6mm è altra cosa. Quindi ho preso un’altra scatoletta di Nivea e l’ho deformata creando un beccuccio (tipo caffettiera per intenderci) e così ho iniziato la colata. Come detto gli articoli da produrre sono parecchio piccoli e di conseguenza lo sono anche i loro stampi. Se va bene per riempire lo stampo occorre versare circa il doppio del prodotto occorrente. Metà si disperde ovunque. Pazienza. Rimanevo speranzoso nel risultato.
Il primo risultato avrebbe depresso chiunque. Di seguito la prova fotografica dell’esito. 


Ho quindi fatto un altro paio di tentativi che hanno dato esiti migliori e quindi mi sono deciso di tentare anche con gli altri articoli da duplicare.
La procedura è stata la medesima. I risultati leggermente migliori. Soprattutto per quanto riguarda i pezzi della GHQ in quanto sono un po’ più grandi.

Dopo mezza giornata di prove sono leggermente più fiducioso per il futuro ma sicuramente poso dare un consiglio: se a qualcuno fosse venuto in mente di acquistate solamente qualche soldatino 6mm e poi di produrmi in massa con questa tecnica, ritengo di poterlo sconsigliare. I pezzi sono troppo piccoli per ottenere dei buoni risultati, c’è troppo scarto. Per la creazione di muretti invece, aumentando la manualità ritengo si possano ottenere risultati accettabili.


venerdì 9 agosto 2013

Punto della situazione: soldatini

Il problema dei soldatini (miniature) apparentemente semplice in realtà non lo é. Questo perché: Abbiamo Eagle Six che non produce più miniature. Altri produttori non hanno i napoleonici, quali: Rapier Miniatures, Scotia Models etc. Poi abbiamo Hall of Ancient Warriors (Australia) che produce solamente la fanteria inglese. Ma non sono riuscito a trovare una sola fotografia e/o una descrizione di rapporto con altri soldatini. In ogni caso acquisterò una confezione tanto per verificare la qualità e, soprattutto, la dimensione. Questo perché il problema principale è che i soldatini nel range 6mm non è propriamente uno standard che permette di avere soldatini che sono rapportabili fra loro. Inoltre ho trovato qualche notizia su Knight Design come produttore di 6mm ma non sono riuscito ad avere notizie più sicure. Purtroppo anche questo produttore ha smesso da tempo la commercializzazione.
Fatta questa prima scrematura rimangono 4 produttori: Heroics & Ros, Irregular Miniatures, Baccus 6mm e Adler Miniatures.
Tutti e 4 i produttori hanno una discreta se non vasta produzione che copre quasi tutte le esigenze.
Analizziamo il problema principale: la statura. Dalle ricerche effettuate risulta che gli Heroics & Ros siano alti solamente 5mm. Gli Irregular siano alti 6mm. I Baccus siano alti 7mm ed infine gli Adler siano alti 8mm.
Questo è un problema. Poiché mettere assieme H&R e Adler sarebbe quasi una follia poiché parrebbe di veder combattere uomini di scarsa statura contro giganti. Tenendo presente che, per standard, l’altezza è misurata dai talloni agli occhi e dando per accettata la statura di un H&R come quella di un uomo medio di inizio ‘800 come quella di mt 1,68, il rapporto con un Adler porterebbe quest’ultimo ad avere una statura di mt 2,68. Mi pare leggermente eccessiva.
Viste su internet diverse fotografie dei soldatini H&R devo ammettere che come rappresentazione dei dettagli, purtroppo, non sono eccellenti. Ovviamente ciò è dovuto alla dimensione ridotta delle miniature che non permette la rappresentazione dei dettagli. Naturalmente gli H&R hanno altri vantaggi. Costi che sono inferiori ai concorrenti ma ciò può essere preso in considerazione da quei wargamer che magari spaziano fra epoche e dimensioni diverse e quindi non vogliono impegnarsi troppo a fondo in un range, gli H&R possono essere una buona soluzione. Ma a ben valutare, per un caso come il mio in cui si vuole investire tutto il proprio tempo libero e le proprie capacità in un solo range ed in una sola epoca, forse occorre valutare l’idea di scartare gli H&R.
Passiamo ora ad analizzare gli Irregular Miniatures. Di questi ne ho acquistato un pacco (epoca ‘700). Effettivamente da verniciare non è che facciano una gran figura. Però dipinti migliorano parecchio. Hanno però un difetto di base. Vengono venduti in basette di 6 fanti e 4 cavalieri saldamente uniti. Tenendo poi presente che il range non riesce a coprire tutte le tipologie di uniforme che potrebbero interessare i primi dubbi vengono. Inoltre dobbiamo prendere in considerazione la statura delle miniature. Benché più grandi (veri 6mm) degli H&R sono di dimensione inferiore ai concorrenti Baccus e Adler. Ciò è decisamente un problema. L’imbasettamento differente, la statura inferiore portano all’ipotesi di accantonare anche in questo caso la prospettiva di acquistare gli Irregular.
Passiamo ora ad analizzare i Baccus e gli Adler.
Le differenze di statura sono accettabili. In effetti anche in natura non tutti gli uomini sono alti uguali. La differenza è di circa il 13/14%. Quindi possono essere mischiati. O se vogliamo possiamo creare unità di Baccus ed unità di Adler e metterle sul medesimo campo di battaglia senza sconvolgimenti visivi.
Leggendo i vari post che si reperiscono su internet, leggiamo di critiche all’uno od all’altro produttore in merito alla dimensione dei cavalli (cavallini) o della testa (testoni). Su questo argomento sarò più chiaro quando riceverò gli ordini che intendo fare da un produttore e dall’altro.
Pertanto, come avete capito, sono orientato a produrre le mie basette popolandole con soldatini Baccus ed Adler.
Ordini di acquisto. Vi è una differenza basilare. Baccus vende comunque i propri prodotti in bustine con un certo quantitativo minimo. Mentre Adler permette acquisti di quantitativi anche minimi. Ciò è un vantaggio in quanto per certi modelli occorrono veramente pochi esemplari. Facciamo l’esempio dei granatieri russi di Pavlov che avevano la mitra come copricapo. Appare sciocco acquistarne un quantitativo che poi non verrebbe utilizzato. Questo perché? Perché nel mio progetto vi è il mast di produrre basette non di un quantitativo standard di figurine per ogni battaglione o reggimento ma un quantitativo pari ad 1 figurina per ogni 100 effettivo militare che era inquadrato nel reparto in oggetto.
Pertanto avrò reparti (e quindi basette) con 12 figurine ed altri con 24. Questo per coerenza storica. Il lavoro che mi ha portato a ciò è stato notevole. Ho cercato per ogni reparto presente sui campi di battaglia del tempo quanti erano i militari che vi erano arruolati. Ovviamente non è un valore fisso ed invariabile in quanto un reggimento poteva essere creato con, poniamo, 2.200 uomini. Di questi 1 battaglione era posto a deposito (guarnigione in patria). I rimanenti uomini si assottigliavano con il passare del tempo: caduti sul campo di battaglia, feriti rimpatriati, catturati e disertori.
Pertanto ho prodotto un elenco di tutti i reparti combattenti dell’epoca, ne ho cercato il quantitativo di uomini che ne componevano la formazione. Poi ho eliminato una parte, anche consistente di quei reparti “irregolari” che difficilmente apparivano sui campi di battaglia. Abbiamo ad esempio: gli Olpechnie russi, i Landwehr austriaci e prussiani. Ma soprattutto gli irregolari spagnoli. Masse di volontari (o meno) che normalmente si sbandavano alla prima salve di cannoni. Al contrario ho censito tutti i reparti cosacchi russi e dei corpi privati prussiani. Questo perché questi valorosi uomini non solo erano sui campi di battaglia ma sovente anche in prima linea.
Al di sotto di ogni basetta scriverò il nome del proprio reparto e/o il comandante nel caso di corpi privati. Cercherò di assegnare il corretto colore distintivo anche se a volte sono indicati colori differenti dalle varie fonti.
Una curiosità. Per certi reparti particolari ho censito alcuni soldatini in catalogo in altre epoche. Ad esempio: scozzesi e cosacchi. Il 16° e 17° rgm inglese nella Guerra di Indipendenza Americana (AIW) per fare i cavalleggeri dell’Assia (caschetto demodé) e del Portogallo (Tarleton). Pancerni e Petyhorcy per fare i cavalieri asiatici con arco e lancia che combattevano con i russi. I Grenzer serbi arruolati nell’esercito austriaco.
Infine le bandiere. Come indicato in altro post, ho reperito tutte le bandiere di tutti i reparti censiti. Naturalmente alcune di esse non sono “certe” nella loro definizione in quanto mancano le fonti.
Quindi, per terminare, alcuni numeri per valorizzare il mio progetto: dal foglio Excel su cui ho censito i reparti di cui sopra ottengo dei totali che sono: 31.787 uomini e 612 cannoni da realizzare. A questo occorre aggiungere ufficiali in numero adeguato, cariaggi e limber quantomeno per una questione estetica.
Non so quando finirò il mio progetto ma sicuramente ci sto lavorando alacremente.



mercoledì 7 agosto 2013

Punto della situazione: edifici

Oramai sono alcuni mesi che sto lavorando al mio progetto “Napoleone in 6mm” e di attività oramai ne ho svolte parecchie.
Giusto un anno fa, durante le ferie estive, ho progettato ed iniziato il tavolo da gioco (board). Quindi mi sono procurato l’erbetta e sabbiette varie (Krea) e gli alberi (Model Tree World). Ho acquistato da Terrain Mat il tappeto di gioco, alcuni tratti di fiume, le strade ed i campi coltivati. Ho messo assieme tutte le attrezzature che mi potevano servire ed ho iniziato l’opera.
Quindi mi sono documentato ed ho iniziato ad acquisire le abitazioni ed i ponti in 6mm. Una piccola dose di sana megalomania mi richiedeva di ottenere tutti i prodotti presenti sul mercato. Fatta una ricerca di mercato ho iniziato con i produttori che offrivano meno prodotti. Ciò perché, a mio parere, erano più a rischio di interrompere la produzione.
Il rischio si è rivelato veritiero. McGijo Models aveva appena interrotto la produzione in 6mm e solo tramite il contatto diretto con il produttore sono riuscito ad ottenere i fondi di magazzino. Mi è dispiaciuto alquanto poiché i prodotti sono molto belli ma evidentemente il mercato dei 6mm non era redditizio. Quindi sono riuscito ad acquisire i prodotti della Najewitz Modellbau, che non compaiono più sul catalogo della casa produttrice. Sono riuscito ad acquisire 2 o 3 prodotti della Mainly Military (MoM), azienda che ha ceduto gli stampi, di cui, pare, che il nuovo produttore non produca più i 6mm.
Ho acquisito tutti i prodotti della JR Miniatures (a parte una chiesa che non era disponibile) che ,però, mi hanno un po’ deluso. Non per il fatto che sono eseguiti in una sorta di gesso, ma che in non pochi casi l’edificio non è completo: ossia gli manca la parte inferiore. Mi trovo con case le cui porte sono più piccole che le finestre. Mi dispiace. Basterebbe un po’ più di attenzione nella produzione e questi inconvenienti non si riscontrerebbero.
Della Battleground Scenery ho acquisito Hougomont, una fattoria in stile belga, una chiesetta ed alcune abitazioni. I prodotti sono ben fatti e "ricercati" nei particolari ma sono difficili da dipingere a causa della resina utilizzata. La vernicie tende a scivolare ed a raggrumarsi.
Ho acquistato quanto presente sul mercato della Kennington (MBM Models – SHQ Miniatures). Pochi prodotti, raffinati nell’ideazione ma poco curati nella produzione. Ho acquisito anche tutti i prodotti (di mio interesse) della GHQ. Prodotti eccellenti e raffinati, magari un po’ cari, ma efficaci quando dipinti. Vengono venduti smontati (sono in metallo) e quindi occorre prima montarli e quindi dipingerli. Così come per i prodotti della CinC. Anche in questo caso ho acquistato quei 4 o 5 prodotti di mio interesse. Anche in questo caso sono di metallo e sono da montare prima di verniciarli.
Per alcune case produttrici che smettono la produzione dei 6mm altre ne nascono. O meglio una ne nasce. Si tratta della Leven Miniatures. Prodotti non sofisticati ma ampliamente sufficienti per il compito che li attende. Ho già fatto un primo acquisto ed a settembre ne farò un secondo. I prezzi sono forse i più bassi del settore. Ha prodotti alquanto interessanti: quali 3 mulini ad acqua veramente belli. Escono continuamente nuovi modelli. Casa produttrice da seguire.
Quindi ho fatto un acquisto, tramite rivenditore britannico, di un paio di prodotti della Miniature World Maker. Si tratta di una casa produttrice australiana che produce, oltre a fiumi, ponti, strade etc, anche alcuni prodotti particolari per ambientazioni 6mm. Si tratta di campi coltivati con abitazione, collinetta con abitazioni etc. Sono prodotti in Latex (diciamo gomma) e solamente già verniciati. I prezzi sono adeguati al prodotto (ossia carucci) però, come illustrato in altro post, sono veramente spettacolari. A settembre ordinerò gli altri prodotti.
Quanto indicato l’ho già dipinto, quasi tutto. Ho ancora alcune abitazioni della JR Miniatures da terminare.
Nel mese di luglio ho fatto alcuni altri acquisti e sto trepidando nell’attesa di ricevere quanto ordinato (e pagato). Si tratta del secondo scaglione di prodotti. Ossia quei produttori che hanno un certo quantitativo di articoli in catalogo e che quindi, ritenevo, di non vedermeli togliere subito da catalogo.
Si tratta di: Scale Creep (ex SPC, ex Simply 6). Ho acquistato tutti i prodotti che potevano essere di mio interesse. Così come per la Hovels. Si tratta di 2 produttori britannici. Quindi dovrebbero esserci problemi di dogana e quindi attendo le scatole in tempi brevi. A parte i cataloghi, ho recuperato su internet alcune fotografie dei prodotti della Scale Creep e della Hovels, paiono decisamente belli. Vedremo.
Da Game Craft Miniatures (USA) ho acquistato tutti i prodotti della collana mitteleuropea, praticamente tutte case e stalle in stile tedesco a graticcio o Fackwerkhousen come dicono i tedeschi, ed un paio di case di stile mediterraneo. Queste mi paiono molto semplici e squadrate. Vedremo.
Da Legions IV Hire (ex Leva Productions) Canada, ho acquistato tutto quanto poteva essere di mio interesse come ambito. I prodotti presentano molto bene. Da un rivenditore tedesco avevo già acquistato un mulino a vento ed una stalla (fondi di magazzino della vecchia Leva Prod.) e sono veramente belli. Magari non proprio a prezzi popolari… Essendo i produttori americani (USA e Canada), le scatole saranno ferme in dogana.
Pertanto sono in arrivo alcune decine di stabili (case, stalle, ponti, mulini etc). Sarò impegnato tutto l’autunno, se basta, a dipingere.
Che cosa manca all’appello? Sicuramente i nuovi prodotti della Leven Miniatures, che non mi voglio perdere, e i prodotti della Time Cast Model e della Total Battle Miniatures. Qualcuno potrebbe obiettare: “ hai lasciato per ultimi i produttori più famosi e prolifici”. Esatto, come detto prima, non avrei voluto trovarmi nelle condizioni dei confronti della Pewter Craft (USA) che produceva interessanti prodotti e che non produce più. In realtà vi sono anche altri produttori dai quali non ho acquistato nulla ancorché tuttora in catalogo: Scotia Micromodels perché non fa vedere i suoi prodotti sul catalogo. BHP che vende solamente su eBay (almeno io non ho trovato diversamente) e non intendo spendere più di trasporto che di prodotto. Poi vi sono i prodotti della Village Green Models che da catalogo appaiono alquanto interessanti ma non riesco a trovare un immagine (li trovo in vendita solamente da Coyotes Stronghold). Infine vi sono i prodotti della Action Terrain (USA) ma visti su catalogo non paiono un gran ché.
Come detto passerò l’autunno a dipingere case e stalle oltre a preparare nuove basette per fattorie e villaggi. Per le ferie correnti invece devo produrre gli stampi e auto-produrre muretti in mattoni e pietra che ho acquistato dalla GHQ e dalla CinC. Sono in metallo e parecchio ben fatti. Però la quantità che mi interessa porterebbe ad un dissanguamento. Pertanto ho acquistato alcune prodotti della Prochima e intendo provare a riprodurli. Se l’esperimento (che illustrerò in apposito post) funziona, produrrò in forma seriale i muretti e ne farò largo uso anche nelle basette che ho già prodotto.




Cipressi: creazione

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Oggi mi sono cimentato nella produzione dei cipressi. Avevo fatto ampia ricerca fra i venditori di alberi in miniatura ma o non avevano cipressi in catalogo o ne avevano di bellissimi a prezzi certamente adeguati ma difficilmente rientrabili nella categoria degli economici. Soprattutto per l’utilizzo che ne posso avere io. I cipressi possono essere utilizzabili solamente in scenari che comprendono l’area mediterranea: Spagna, Portogallo, Francia del sud ed Italia.
Ciò nonostante non volevo privarmi della possibilità di presentare filari di cipressi lungo le strade iberiche nella ricostruzione delle battaglie per il possesso di tale penisola.
Quindi mi sono documentato su Youtube per apprendere come costruire da solo i cipressi. Visionato alcuni filmati mi sono procurato l’occorrente. Ho trovato una vecchia matassa di filo di rame smaltato di sezione adeguata e fiocchi verde scuro che avevo acquistato dalla Krea. Oltre ad attrezzatura varia.
Fatti alcuni tentativi per acquisire la pratica, ho creato i miei primi 6 cipressi. Li ho creati di altezza di circa 5 cm. Dobbiamo tenere presente che i cipressi possono raggiungere altezze notevoli. Di seguito 2 immagini ove presento l’attrezzatura.




Si possono osservare i prezzi di rame più corti per fare i rami e quelli più lunghi per creare il tronco. La morsa per fissare l’estremità dell’alberello in costruzione e poter torcere il filo di rame con le pinze. Per i dettagli ritengo sia meglio rivolgersi a Youtube.
Di seguito la fotografia di un albero, ancora spoglio, appena terminato. A questo punto ritenevo di poter incollare i fiocchi con il Vinavil. Ma sbagliavo. Il rame smaltato faceva scivolare la colla e nulla o quasi rimaneva incollato. Pertanto ho utilizzato una comune colla da modellismo.




Finalmente posso presentare di seguito il primo cipresso terminato. Il tronco è ancora eccessivamente lungo e verrà tagliato successivamente. Occorre precisare che i cipressi hanno i rami che iniziano già nella parte bassa del tronco.


A questo punto, utilizzando uno scarto di lavorazione di compensato, ho creato un sostegno adatto a sostenere 6 cipressi. Ossia la mia produzione di prova. Terminata la basetta l’ho verniciata di flatting ed ho atteso che asciugasse.
Quindi ho incollato, questa volta con il Vinavil, l’erbetta (sempre di Krea). Di seguito le fotografie del sostegno verniciato e completo di erbetta.




A questo punto con un punteruolo ho praticato 6 fori per il posizionamento dei cipressi. Accorciato il tronco li ho incollati con colla da modellismo. Non ho verniciato i tronchi in quanto il filo di rame smaltato ha già un colore adeguato e poi si trattava solamente di un primo esperimento per verificare la possibilità di auto-costruire i cipressi. Di seguito le fotografie della basetta terminata. Mi pare che il risultato sia accettabile. I soldatini che sono stati messi in posa sono della Irregular Miniatures.




Ora non mi resta che produrne diverse decine.