giovedì 30 gennaio 2014

Donne in armi contro Napoleone

Comunemente si ritiene che le donne, quantomeno un tempo, non combattessero se non con funzione secondarie. Le abbiamo sempre viste nell'iconografia ufficiale come vivandiere o infermiere. Altre funzioni "meno nobili" vengono normalmente omesse, quali lavandaie o prostitute. Tutte queste donne seguivano gli eserciti in marcia e svolgevano le loro funzioni quando la sera veniva approntato l'accampamento.

Eppure vi sono state molte donne che hanno combattuto nelle guerre napoleoniche. Senza prendere in considerazione l'epoca precedente ove rivoluzionarie e controrivoluzionarie (Vandeane in Francia e Sanfediste nella penisola italiana) hanno combattuto e sono morte per o contro la rivoluzione.

Quando scoppiò la Guerra Peninsulare, moltissime donne spagnole combatterono a fianco dei loro uomini contro gli invasori francesi e gli spagnoli loro alleati (afrancesados).

Con questo post voglio rendere omaggio alla memoria di alcune eroine che hanno combattuto contro Napoleone e che le loro gesta si sono tramandate sino a noi.

La prima è Marie Christiane Eleonore Prochaska. Prussiana di Potsdam. Figlia di un sottoufficiale della Guardia Prussiana rimase orfana di padre, morto in guerra contro Napoleone, e poi di madre. Dopo una parentesi di vita alquanto difficile, riesce ad arruolarsi come tamburino fra le fila del Freikorp di von Lützow utilizzando il falso nome maschile di August Renz. Riuscita a divenire cacciatore nel 1° Jägerbataillon viene gravemente ferita nella battaglia di Göhrde. La sua vera identità fu scoperta dai medici che cercavano di curarle le ferite. Portata a Dannenberg morì 3 settimane più tardi, il 5 ottobre 1813.

Divenuta famosa, post mortem, venne chiamata "die Potsdamer Jeanne d'Arc" (La Giovanna d'Arco di Postdam), furono scritti poemi in suo onore e fu indicata come esempio di amor patrio. Lo stesso Ludwig van Beethoven compose una sonata intitolata Leonore Prochaska in suo onore.

Eleonore Prochaska
Johanna (Anna) Lühring, venuta a conoscenza delle gesta della Prochaska si abbigliò con gli abiti del fratello e si arruolò nel Freikorp di von Lützowschen con il falso nome di Eduard Kruse. Combatté sino alla fine della campagna, benché fu scoperta la sua identità. Quando da anziana e vedova viveva in estrema povertà gli fu concessa una pensione per i suoi servigi alla patria.

Johanna (Anna) Lühring
Un'altra eroina delle guerre contro Napoleone fu Johanna Stegen. Questa giovane era al seguito dei fucilieri e Jäger volontari del 1 ° Pommerschen (Pomerania). Durante uno scontro con i francesi presso Lüneburg il 1° Pommerschen stava per cedere il campo e ritirarsi in quanto quasi rimasto senza munizioni. Allora la giovane Johanna Stegen, incurante degli spari e mettendo in serio pericolo la propria vita corse più volte fra le retrovie e la prima linea per portare le munizioni ai soldati. Per fare ciò utilizzava il proprio grembiule come un sacco. Così facendo il 1° Pommerschen resistette all'attacco francese.

Le sue gesta sono state tramendate dal poeta e patriota Friedrich Rückert.

Johanna Stegen in un quadro di Ludwig Herterich
Vi fu anche la milanese Francesca Scanagatta che si presentò al corso ufficiali dell'esercito austriaco in vece del fratello malato. Promossa ed arruolata, combatté contro i francesi rivoluzionari prima e Napoleone dopo. Scoperta la sua vera identità nel 1800 fu congedata ma con una pensione per i suoi servigi all'impero.

Francesca Scanagatta


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